Casa Domotica cos’è e come realizzarla

Quando parliamo di domotica ci riferiamo a quella tecnologia che ruota intorno all’ automazione della casa e degli elettrodomestici. Molto prodotti presenti in casa si interfacciano con semplici applicazioni informatiche per assicurare una completa automazione degli ambienti, sia di lavoro che casalinghi, controllabili da remoto, molto spesso via Internet. Per farla breve possiamo controllare a distanza la temperatura della casa, la caldaia, i condizionatori, l’illuminazione o qualsiasi altro apparecchio elettronico.

Vantaggi :
per quali motivi sarebbe opportuno dotarsi di impianti domotici all’interno della propria abitazione o di un ufficio?

1) Comfort: poter godere di un ambiente rilassante è fondamentale per chi rincasa dopo una giornata di lavoro particolarmente stressante. Facendo un esempio concreto, delle tapparelle automatizzate sono sicuramente più comode e facili da gestire rispetto a quelle tradizionali.
2) Risparmio energetico:non solo comodità, anche ottimizzazione dei consumi. Gli impianti domotici, infatti, consentono di risparmiare energia, grazie ad un monitoraggio efficiente sul controllo carichi e sulla termoregolazione. C’è ad esempio il termostato che si connette ad Internet con cui programmare accensione e spegnimento della caldaia.
3) Sicurezza:è poi opportuno prendere in considerazione l’aspetto sicurezza di abitazioni e uffici. Gli impianti domotici garantiscono la (quasi) assoluta inviolabilità di abitazioni e uffici, grazie a sistemi di allarme e videocontrollo all’avanguardia. La centralina di un antifurto casa ad esempio può essere programmata e gestita da remoto interfacciandosi con un sistema di videosorveglianza che controlli gli ambienti 24 ore su 24.
4) Immediatezza e interazione multimediale:la possibilità di gestire gli impianti di riscaldamento, quelli elettrici, di condizionamento, allarmi e videocitofono della propria abitazione o ufficio con un click grazie ad internet o via telefono.

 

Perché dotarsi degli impianti domotici?

In sintesi dunque, un impianto domotico è in grado di coordinare tutti gli impianti di una casa o di un ufficio, finendo con il renderli maggiore efficienti. Ciò si traduce sia in migliori prestazioni che in una diminuzione dei consumi e talvolta consente di scoprire forme di utilizzo del tutto inedite.

Per quel che concerne le possibili integrazioni degli impianti, quest’ultime sono perlopiù infinite: illuminazione, impianto di sicurezza, filodiffusione, riscaldamento e così via.Altro aspetto da prendere in considerazione è la facilità di utilizzo di quest’ultimi.

Qualunque tipo di utente, anche bambini ed anziani in genere, non hanno grosse difficoltà ad interagire con le funzionalità base degli impianti domotici. Non a caso, uno dei punti di forza di questi sistemi è proprio la facilità di interazione visto che molti impianti sono dotati di controllo remoto via smartphone e pc, anche quelli fai da te. Come se non bastasse, numerose funzioni vengono eseguite automaticamente e le interfacce utente presentano simboli e cliché intuitivi, in modo da dare all’utente il giusto input per un corretto utilizzo.

Domotica Marche

Quali marche scegliere quando si necessita di un impianto di domotica? Quali sono le più affidabili? Prima di produrre un elenco con delle caratteristiche più o meno dettagliate, è bene fare delle premesse.
Prima di orientarsi su una marca, piuttosto che un’altra, è bene avere le idee chiare. Questo perché ogni marca assicura standard qualitativi diversi, identico discorso per le esigenze

HomePLC
Un marchio di impianti domotici affidabile,flessibile e piuttosto economico. I sistemi di domotica forniti da HomePLC non hanno particolari limiti per quel che concerne la massima espansione. Identico discorso per le funzioni realizzabili.

Punti di forza: facilità d’uso, ingressi optoisolati, l’opportunità di accedere agli impianti anche in fibra ottica, alta compatibilità

Punti deboli: nessuno
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Teleco Automation
altro brand italiano che ha un vasto catalogo di prodotti a controllo remoto. Tende da sole, avvolgibili, cancelli, tutti componenti che possono essere gestiti in modo wireless. Interessanti anche i prodotti di ventilazione e aspirazione automatici con sensori.

Punti di forza: catalogo molto vasto con prodotti innovativi

Punti deboli: nessuno
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Kblue
Un marchio che si contraddistingue per completezza e versatilità. Gli impianti di domotica di Kblue, infatti, possono essere facilmente integrati con apparati di sicurezza.

Punti di forza: integrazione, facilità d’uso

Punti deboli: il prezzo, che sembra essere lievemente più salato rispetto ad altri marchi del settore, tuttavia, stiamo parlando di sistemi completi e affidabili, che consentono qualsiasi interazione. Un prodotto di fascia medio-alta che offre qualità, sicuramente non per tutte le tasche e le esigenze.
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Gewiss
Un marchio piuttosto celebre, che vanta un’esperienza quarantennale nella produzione di componenti e sistemi per le installazioni elettriche di bassa tensione.
Unitamente ai suddetti, l’offerta commerciale di Gewiss comprende una vasta gamma di prodotti per la domotica. Un marchio perfetto per chi desidera ridurre i costi di gestione, risparmiare energia, ma al contempo garantirsi una vita più confortevole e sicura fra le mura domestiche.

Punti di forza: elevata integrazione, costi di manutenzione e gestione estremamente contenuti, facilità di configurazione, ottima integrazione con gli impianti già esistenti.

Punti deboli: nessuno.
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Bticino:
storico marchio conosciutissimo per l’illuminotecnica è uno dei leader nel settore della domotica. My Home Web è la serie di prodotti che consentono il controllo a distanza della propria casa via web tramite il portale Bticino con smartphone e pc.

Punti di forza: capillarità dei suo prodotti che si trovano in tantissimi punti vendita e sono usati da moltissimi installatori.

Punti deboli: prezzo più alto rispetto ai concorrenti.
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Vimar:
ancora un brand conosciutissimo nell’ ambito della domotica. Con ByMe si può controllare ogni stanza, temperatura, illuminazione, accensione, antifurto.
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Domotica fai da te

Se abbiamo la passione dell’ elettronica, non ci spaventano relè, saldatori e processori possiamo realizzare un piccolo impianto di domotica fai da te domestica. Piccole cose, ma divertenti per accendere a distanza, via remoto, le luci, comandare la chiusura delle tapparelle, l’accensione dello scaldabagno, dei termosifoni o di tutti quegli apparati elettrici connessi alla rete. Insomma abbiamo la possibilità di costruire da soli la nostra casa intelligente.

Per realizzare il nostro progetto, se non vogliamo smanettare troppo, possiamo partire da un kit modulare fai da te. Ad esempio quello di Insteon che può essere acquistato su Amazon.

Come funziona?
Il kit è composto da un hub centrale e due moduli, uno per la gestione dell’iluminazione da remoto e l’altro per il controllo di termostati ed è compatibile con NEST.. Si collega via ethernet al router di casa connesso ad Internet e riceve i nostri comandi da remoto tramite smartphone sia Apple Ios che Android oppure da web con pc. Sono infatti disponibili delle “app” che permettono la gestione totale di accensione e e spegnimento dei componenti legati alla centralina compatibili con Smartlinc, ad esempio lampade, luci, termostati, telecamere ecc, qui la lista dei componenti che si possono interfacciare.

 

Ancora una centrale già pronta per un impianto di domotica fai da te è quella di Zodianet che si chiama Zibase. Anche in questo caso connessione Internet tramite router e comando a distanza di tantissime periferiche che comunicano wireless con la centralina oppure via radio alle frequenze di 433 e 866 Mhz tra cui i prodotti EDIMAX, OREGON SCIENTIFIC, ECC.

Se invece volete controllare accensione e spegnimento da Internet dei vostri termosifoni dovete assolutamente acquistare il Netatmo oppure il Nest. Si tratta di due prodotti fantastici, cronotermostati wi-fi che si connettono alla rete e possono essere gestiti da remoto con app dedicata. Risparmiate tantissimo sulla bolletta del gas, riescono a geotaggarvi ed in caso di dimenticanza spengono i riscaldamenti per voi se vi allontanate da casa.

Discorso da aprire a parte se siete degli smanettoni e vi dilettate con saldatori, relè e chip. In questo caso il processore da prendere a riferimento per controllare una sistema domotico è Arduino. Progettato e costruito ad Ivrea da un team di appassionati, è diventato famoso in tutto il mondo. Si tratta di un progetto open source, per pochi euro possiamo comprare il Kit di Partenza la mainboard con il processore più una serie di componenti (led, sensori, cavi, porte Usb) per realizzare i nostri progetti domotici o di automazione e controllo.

Con questo progetto, armati di relè, si è riusciti a comandare a distanza l’accensione e lo spengimento delle luci di casa, mentre qui è ben illustrato un sistema domotico fai da te per abbassare ed alzare le tapparelle della casa dotate di motore elettrico.

Realizzare un Allarme per la casa

anche in questo caso ci viene in aiuto Arduino per la realizzazione di un antifurto casa. Date un’occhiata a questo video di Youtube. Si utilizza un sensore Pir che può essere acquistato su Amazon, la solita base Arduino e un “buzz” un cicalino di allarme.

Progetti di domotica da fare a casa

su internet ci sono un sacco di risorse gratuite per realizzare dei progetti di domotica, piccoli apparecchi da costruire utilizzando componenti molto economici che si possono comprare online. A questo indirizzo ci sono molti video di alcuni maker americani che mostrano come costruire un sacco di cose utili ed interessanti.

Con Arduino, la scheda madre open source che costa appena 20 euro, si possono fare una marea di progetti interessantissimi di automazione, possiamo fare un sacco di cose controllate dal nostro smartphone. A questo indirizzo troviamo parecchi progetti con efficaci tutorial fai da te.

Impianto domotico fai da te

per coloro che amano farlo da soli utilizzando il Raspberry Pi. Di cosa si tratta? E’ un piccolo computer costruito su una scheda elettronica grossa quanto una carta di credito. Costa appena 30 euro e si può comprare a questo indirizzo. In pratica abbiamo un computer in formato mini con 256 mega di memoria o 512 (a seconda del modello scelto) che possiede uscite video, ingresso Ethernet, porta Usb, uscita audio che supporta Debian Gnu Linux e altre distro. Il sistema operativo si può installare su scheda SD che è possibile inserire nell’ apposito slot fornito sulla scheda.

dobbiamo acquistare anche il modulo RaZberry (il costo è di circa 50 euro), collegarlo al Raspberry Pi e procedere con l’installazione del software di base. Nel nostro caso abbiamo utilizzato come ambiente operativo la distribuzione standard Raspbian “whezzy”.
Una volta acceso il sistema ed effettuato il login, prima di passare all’installazione vera e propria dell’ecosistema RaZberry, è necessario installare un server Web in modo da rendere accessibile l’interfaccia di gestione fornita dal software Z-Way. Poiché altre interfacce più evolute – come Majordomo oppure OpenRemote richiedono servizi aggiuntivi, su piattaforma Lamp . A questo punto è necessario lanciare da terminale (consigliamo di eseguire l’operazione senza avviare l’interfaccia grafica Lxde fornita con la distribuzione Linux di Rasbian) il seguente comando:

wget -q -0 – http://razberry.z-wave.me/install | sudo bash

Il sistema verifica che sia rutto pronto per eseguire RaZberry e installa i pacchetti necessari a rendere operativo il modulo di controllo dotato di ricetrasmertìtore radio. Una volta completata l’installazione del server Web e del software Z-Way è necessario riavviare il Raspberry Pi prima di poter raggiungere l’interfaccia di configurazione da browser web: digitate l’indirizzo Ip della centralina domotica, specificando la porta 8083 (http://ip_raspberry:8083), per cominciare ad aggiungere i dispositivi di controllo intelligenti. Per utilizzare al meglio il sistema RaZberry, prima è meglio caricare la piantina della vostra abitazione: dal menu Map selezionate Upload image e caricate il file con l’immagine della casa.

Fatto ciò potete ridefinire il numero, le dimensioni e i nomi delle zone in cui volete suddividere l’abitazione. Il software di elaborazione della mappa è semplice, intuitivo, ma al tempo stesso estremamente efficace; con pochi clic potete cancellare i confini di una zona di azione e ridefinirli con uno strumento simile a quello di selezione poligonale presente in Photoshop.

Attivate i vostri dispositivi Z-Wave e dal menu Network procedete alla loro inclusione all’interno della rete domotica. Consigliamo di procedere attivando un elemento alla volta e, dopo essere tornati al menu Map, di collocarlo sulla pianta di casa prelevandolo dall’elenco che via via si popolerà di tutti gli elementi connessi alla centralina.
Grazie allo strumento di gestione avanzata e alla possibilità di definire gerarchie e regole tra i dispositivi connessi alla centralina è possibile creare scenari in cui l’attivazione di un sensore pilota in cascata altri elementi dell’impianto.

leggi anche: Guida alle telecamere di videosorveglianza

Ecco un esempio utile e pratico di domotica: supponete di avere un giardino e di aver installato sull’impianto d’irrigazione un temporizzatore che si attiva ogni sera a un orario prestabilito. Senza un controllo condizionale l’impianto si accenderà anche se piove a meno di non escluderlo manualmente.

Ora immaginate di inserire a monte del temporizzatore un elemento controllato dalla centralina che può escludere il sistema di irrigazione; se questo elemento è accoppiato a un sensore di pioggia si potrebbe definire una regola per la quale in caso di attivazione del sensore di pioggia (fuori piove) la centralina escluda il sistema d’irrigazione.

Per realizzare altri impianti di automazione per la casa c’è la Guida al Raspberry Pi un libro di facilissima comprensioni in cui potete trovare tanti progetti facili da realizzare anche per chi è a digiuno di programmazione ed elettronica.

Prezzi sistema domotica per la casa

Scegliere un sistema di domotica per la casa può rivelarsi un investimento lungimirante, tuttavia, non tutti sanno al tipo di spesa a cui vanno incontro nella realizzazione di un impianto del genere. Proviamo dunque a dare un’idea dei prezzi vigenti per un sistema di automazione per un appartamento facendo riferimento ad un caso applicativo concreto.

 

Nel farlo, è bene premettere che è possibile fornire un costo solo approssimativo per ottenere un impianto domotico, dato che le variabili in gioco, in grado di influenzare il prezzo finale sono veramente tantissime: distribuzione degli spazi all’interno di un’abitazione, scelta personale delle funzioni basilari, compenso del progettista, costi di installazione, etc.

Prezzi per un sistema di domotica per la casa – Simulazione preventivo

Come già preannunciato, proviamo dunque ad analizzare i costi per la realizzazione di un impianto per un’abitazione di 100 metri quadri formata da un salone, cucina, 2 stanze da letto, 2 balconi e un bagno.

Nel produrre un preventivo, è necessario strutturarlo in due voci. La prima che fa riferimento all’impianto domotico standard, un prodotto atto a rivoluzionare le funzionalità della casa, la seconda ai singoli optional domotici, una spesa affrontabile solo una volta che l’acquirente si è reso conto delle proprie necessità.

Singoli componenti

se vogliamo risparmiare ed avvicinarci alla domotica ci sono diversi componenti che possiamo acquistare singolarmente e di facile uso. Iniziamo con WEMO, acquistabile su Amazon. Si attacca ad una presa elettrica e a sua volta può ospitare una presa di qualsiasi apparato. Si collega ad Internet tramite wifi e può essere accesa e spenta. Le applicazioni sono tantissime, possiamo tramite una semplice app spegnere e accendere qualsiasi elettrodomestico o lampada.

C’è poi NET ATMO un favoloso cronotermostato wifi. Si sostituisce ad un normale termostato della caldaia, quelo che usate per regolare la temperatura a mano e si collega ad internet tramite router di casa. Tramite app possiamo gestire da internet i nostri riscaldamenti. Accenderli e spengerli con un semplice touch anche quando siamo distanti oppure gestire la temperatura. In 6 mesi di utilizzo, con il risparmio di gas ce lo ripaghiamo.

Gestione automatizzata delle tapparelle (devono comunque essere motorizzate) con il kit che ne controlla 4, per chiuderle e aprirle a distanza via internet, adatto anche a persiane a battente: 300 euro esclusi i singoli motori.

Impianto domotico standard – Prezzi

Per un impianto basilare, formato da 32 pulsanti, punti di comando per le tapparelle, interruttori, 12 punti di luce indipendenti, 4 prese atte al controllo degli elettrodomestici, 1 cronotermostato, un dispositivo atto all’invio di Sms per il monitoraggio dei segnali d’allarme e dell’impianto, centralino con riattivazione automatica e protezioni elettriche, il prezzo oscilla dai 4.000 ai 5.000 euro.

Alla luce di ciò è facile comprendere che i costi da sostenere per un impianto domotico standard non si discostano di molto da quelli di un impianto elettrico tradizionale.

La cifra sopra descritta può innalzarsi a seconda se ci sono da effettuare lavori di edilizia. Possiamo sfiorare anche i 10mila euro a seconda degli interventi da realizzare. Non spaventatevi di queste cifre perchè è inclusa anche la realizzazione dell’ impianto elettrico a norma e della motorizzazione ad esempio anche delle tapparelle. Soltanto per motorizzare una singola tapparella ci vogliono dai 100 ai 200 euro a seconda del tipo di serranda e quindi della forza motrice necessaria.

Con queste cifre possiamo realizzare un sistema di domotica in grado di:

  • realizzare ambienti personalizzati con musica, luce e prese che accendono la luce in modo automatico o con controllo remoto a seconda delle ore della giornata. Si può prevedere anche l’accensione di parti esterne al crepuscolo;
  • abbassare drasticamente la bolletta energetica di gas e luce gestendo da remoto l’accensione del sistema di climatizzazione. Possiamo quindi accendere la caldaia tramite smartphone oppure spegnerla se prevediamo di non rientrare a casa, stessa cosa in estate con i condizionatori;
  • evitare che si ecceda con il carico elettrico staccando automaticamente l’elettrodomestico che sta assorbendo di piú, ciò per evitare blackout;
  • controllare in tempo reale chi sta avvicinandosi a casa oppure essere avvertiti tramite cellulare se qualcuno è entrato in area protetta o nella nostra proprietà privata
  • abbassare le tapparelle al crepuscolo o in caso di pioggia;
  • chiudere le tende, se motorizzate, in caso di pioggia o vento

Optional domotici – Prezzi

Una volta installato un sistema di domotica, come già detto sarà possibile integrarne le funzionalità con alcuni optional. Vediamo quelli più utili e i relativi prezzi.

Domotica costi:

1) Kit antifurto a radiofrequenza con due sensori volumetrici: circa 300 euro per un sistema economico;

2) Kit di videocitofonia con funzioni di intercomunicazione tra postazioni interne e segreteria telefonica: 1,250 euro;

3) Videocontrollo dell’abitazione grazie a microtelecamere interne da incasso: 2.200 euro (cadauna);

Ovviamente il costo finale è largamente influenzato dalle marche scelte per la realizzazione. Un po’ più caro sarà Bticino, più economico Vimar ad esempio.

 

IFTT

Si chiama IFTTT, acronimo inglese di “If This Then That” ed è un servizio web che permette di creare connessioni fra applicazioni, servizi o dispositivi via web. In pratica IFTTT collega fra loro le attività di due “cose” connesse al Web. Si può trattare sia di servizi che di applicazioni, ad esempio Twitter e Facebook, oppure di due dispositivi domotici (le luci Wi-Fi Philips Hue e il braccialetto UP di Jawbone) sia un servizio Web e un dispositivo. La connessione prevede che al verificarsi di un evento su uno dei due elementi venga eseguita un’azione sull’altro.

Si chiama “ricetta“, (recipes), quel servizio che dobbiamo svolgere. L’evento che avvia la ricetta è chiamato innesco (trigger), e si chiama azione (action) la cosa generata dalla ricetta stessa. I due servizi coinvolti sono chiamati “canali” (channels), mentre le informazioni dei servizi coinvolte nel processo sono chiamate “ingredienti”
(ingredients).

IFTT E LA DOMOTICA

Uno degli usi migliori che si possono fare di IFTTT è quello di gestione dell’automazione attraverso alcuni smart device: dispositivi elettronici che, attraverso una serie di protocolli di comunicazione (Wi-Fi, Bluetooth, Nfc e così via), possono interagire con software per computer, servizi Web o altri dispositivi.

Le tipologie dei dispositivi di questo tipo stanno rapidamente crescendo di numero: ai più classici dispositivi per la domotica si sono da poco aggiunti anche i device indossabili (smartwatch o braccialetti), sensori di diversa tipologia, pedometri e così via. Oltre che con IFTTT, quasi tutti questi prodotti sono gestibili anche attraverso App per iOS/Android o servizi Web.

  • Interruttore Interruttore TAPO : è un adattatore che, collegato ad una normale presa elettrica, permette attraverso comandi WiFi di spegnere o accendere gli apparati che vi sono collegati. IFTTT permette di accendere o spegnere l’apparato. In Italia il dispositivo viene venduto a circa 50 euro.
  • Sensore di Movimento: si tratta di un piccolo sensore che, collegato ad una presa elettrica, rileva i movimenti fino a 3 metri di distanza. Con IFTTT è possibile innescare ricette alla rilevazione di un movimento o solo quando un movimento viene rilevato dopo un certo periodo di pausa. Il costo del sensore di movimento WeMo, venduto nel nostro paese in accoppiata con un Interruttore WeMo, è di circa 100 euro.
  • WeMo Light Switch. Non ancora disponibile in Italia, è un interruttore da parete per le luci. Il canale IFTTT permette sia di attivare ricette quando la luce viene spenta o accesa, oppure di accendere o spegnere la luce in base ad eventi generati da altri canali.
  • Philips hue. Hue è la linea di luci intelligenti di Philips. Il prodotto consiste in un hub Wi-Fi cui è possibile collegare, sempre attraverso Wi-Fi, fino a 50 lampadine contemporaneamente. IFTTT permette, oltre che spegnere o accendere le luci, anche di cambiarne il colore, renderle più fioche o farle lampeggiare in base ad eventi registrati. Un kit composto dall’hub e da 3 lampadine costa circa 200 euro, mentre la singola lampadina (da 600 lumen con diverse tonalità di colore) costa circa 60 euro.

Lo standard KNX

La Domotica è la disciplina che studia come migliorare la qualità della vita nella casa, tramite l’utilizzo interdisciplinare di una serie di tecnologie provenienti da scienze quali l’informatica, l’elettronica, l’automazione, l’ingegneria edile. Tutte queste diverse conoscenze confluiscono nel concetto di “casa intelligente“, le cui funzionalità possono essere controllate dall’utente tramite comando vocale.

Le funzionalità comprendono la gestione dell’ambiente tramite la climatizzazione, l’illuminazione e d il controllo dell’acqua, la gestione degli elettrodomestici, degli strumenti di comunicazione come il telefono, il televisore, internet, e della sicurezza. Le tecnologie domotiche possono essere applicate non solo ad un’abitazione privata, ma a qualsiasi tipo di edificio, come industrie ed edifici pubblici.

Le apparecchiature impiegate possono anche essere di produttori diversi. Per favorire l’interoperabilità vengono utilizzati dei protocolli di comunicazione internet, questi diventano standard. Un protocollo internet standard permette a sistemi separati ed a diversi gruppi di componenti di condividere lo stesso sistema di fili, permettendo la trasmissione di informazioni tra una componente e l’altra dell’impianto elettrico.

Nel tempo è emersa l’utilità di avere un protocollo standard per tutti gli edifici. EIB, cioè European Installation Bus, è un protocollo per bus di campo, che è confluito, con gli standard BatiBUS ed EHS, nello standard KNX, che si presenta come il riferimento europeo e mondiale per la domotica.

KNX (vedi il sito italiano) si presenta come uno standard aperto, privo di royalty, la cui caratteristica fondamentale è l’interoperabilità anche tra dispositivi di aziende diverse, mentre l’indipendenza dalla struttura hardware rende possibile ad ogni produttore di scegliere i chip più idonei per ogni applicazione. Inoltre, contribuisce molto al risparmio energetico, arrivando ad un 50% di risparmio nei settori dell’illuminazione e del riscaldamento. Nel maggio del 1999, i membri delle associazioni che rappresentano i 3 protocolli di base hanno costituito l’Associazione KNX che ha per scopo la promozione e sviluppo dello standard KNX come standard unico per le applicazioni della domotica.

KNX oggi è l’unico standard internazionale per la domotica approvato in tutto il mondo. L’associazione KNX Italia opera da oltre 15 anni, è la sezione italiana dell’associazione europea che ha sede a Bruxelles, ha lo scopo di contribuire a diffondere la conoscenza e l’applicazione dello standard KNX tramite la diffusione della certificazione KNX, mediante l’impiego di un marchio registrato. La diffusione avviene attraverso la comunicazione della tecnologia tramite pubblicazioni, eventi e corsi di formazione, suddivisi per progettisti ed installatori, oltre che in un corso introduttivo ed uno certificato base. Questi corsi sono fondamentali per preparare gli installatori elettrici alla progettazione e gestione degli impianti secondo le modalità del nuovo sistema.

KNX può essere applicato in qualsiasi funzione per il controllo degli edifici, ad esempio illuminazione, sicurezza, climatizzazione, gestione energetica elettrodomestici. Esso può essere utilizzato sia negli edifici nuovi che preesistenti, sia in abitazioni private che in edifici pubblici o ad uso industriale, si adatta facilmente a sempre nuove esigenze.

I marchi per la domotica italiana che usano lo standard Knx sono Vimar, AEM, 3E, ABB, Bertelli, Blumotix, Bticino, Divus, Domotica Labs, Gewiss, Sinapsi, Esa, Exor.

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