Hai mai sentito parlare di operatori mobili virtuali? Probabilmente il nome non ti dirà nulla, ma sicuramente ne hai già avuto a che fare. In questo articolo, cercheremo di spiegarti chi sono e le loro funzionalità, provando a chiarirti questo nuovo modo di intendere gli enti di telefonia.
Reti in affitto: gli operatori mobili virtuali
Se ti dicessimo Coop Voce, Poste Mobile e Kena Mobile? Bene, quelle che abbiamo elencato sono tre dei più importanti operatori mobili virtuali disponibili sul mercato. La loro particolarità è che non hanno una loro infrastruttura di rete e quindi si agganciano (in affitto) a operatori più importanti come:
- Tim
- Vodafone
- WindTre
- Fastweb
- Iliad
Tra quelle elencate sopra, troviamo Iliad, una delle sorprese degli ultimi anni in ambito di offerte internet e voce per la linea mobile e che ha rivoluzionato completamente il mercato. Inizialmente l’azienda francese affittava le reti Wind, ma recentemente è diventato interamente proprietario di infrastruttura di rete.
Il primo operatore virtuale mobile nasce nel 2007, con Coop Voce che proporrà le proprie offerte usando la rete Tim. Un discreto successo poi portato avanti da altre compagnie telefoniche, tanto che ad oggi sono oltre 40 le aziende nel campo della telefonia che affittano infrastrutture di rete.
In parole povere, gli operatori virtuali (in inglese l’acronimo è MVNO) acquistano pacchetti voce e dati in blocco da una compagnia telefonica che dispone di reti l e li vendono ai propri abbonati.
Quando un utente riceve un pacchetto, diciamo 1000 SMS/Voce + 5 GB di dati, in media non usa tutto il traffico, gli operatori virtuali riescono a “monetizzare” anche sul risparmio dei propri utenti riutilizzando il traffico non usato che dividono con altri abbonati.
Alcuni operatori virtuali potrebbero essere molto piccoli e specializzati e gli MNO (mobile network operator) potrebbero non essere interessati a vendergli spazio sulle loro infrastrutture. In tal caso andranno a finire in un aggregatore (MVNA mobile virtual network operator) e acquisteranno da loro i pacchetti voce, SMS e dati all’ingrosso.
Operatori mobili virtuali: cosa cambia per il cliente?
Scegliere un operatore virtuale può essere un vantaggio, ma anche uno svantaggio. Iniziamo a capire quali sono i criteri su cui si basa la scelta del cliente:
- Prezzo
- Durata delle offerte
- Cambio operatore
- Velocità di rete
- Tipo di rete
Sicuramente, per quanto riguarda il prezzo, scegliere un operatore virtuale è più conveniente perché i costi di gestione sono minori e il brand non è conosciuto abbastanza per poter pensare di avere prezzi alti (oltre al fatto che la concorrenza è davvero alta).
Inoltre, le offerte sono molto convenienti e durano nel tempo, basti pensare a Iliad che quando è entrato nel mercato ha proposte un tariffario che dura per sempre, senza vincoli o costi nascosti.
Anche cambiare operatore è molto semplice, proprio perché non essendoci vincoli non esistono penali da pagare in caso il consumatore decidesse di cambiare l’azienda telefonica di riferimento.
Operatori virtuali convengono ?
I problemi per gli utenti che utilizzano SIM di operatori virtuali telefonici arrivano quando si parla di rete. Infatti, lo svantaggio più grande degli operatori mobili virtuali (oltre al non avere la linea fissa) è che appoggiandosi su altri operatori, la priorità viene data ai clienti dei proprietari dell’infrastruttura e quindi la velocità può essere più bassa o subire numerosi rallentamenti in base alle diverse zone del nostro Paese.
Anche il tipo di rete utilizzato può offrire velocità di connessione internet più bassa o con una maggiore “latenza” : alcune aziende virtuali operano ancora con 3G, mentre altre si avvicinano ora al 4G, nonostante la maggior parte degli operatori stia iniziando ad usare la tecnologia 5G.
Quando le reti sono sottoposte a carichi pesanti, l’accesso alla rete per gli abbonati MVNO può avere una priorità inferiore rispetto all’accesso degli abbonati diretti all’operatore host. Ad esempio pensiamo ad una zona molto affollata, ad esempio allo stadio, in cui ci sono 50 mila utenti che si collegano contemporaneamente alla stessa cella telefonica. La rete degli operatori virtuali potrebbe avere una priorità inferiore di accesso e dunque rimanere addirittura senza linea.
La domanda ora sorge spontanea: meglio un prezzo più basso ed una qualità discreta o un prezzo più alto con una maggiore qualità? Difficile a dirsi, dipende ovviamente da ogni operatore presente sul mercato, dalla zona di copertura e da quale operatore si appoggia. L’unica cosa da fare è provare un operatore e vedere se nella propria zona funziona.
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